L’evoluzione dello stock auto e della domanda online – 1

Vincenzo Bozzo di AutoScout24 parla alla quinta edizione di Internet Motors.

 

Come si è evoluto lo stock auto online in Italia negli ultimi anni?

Il sentimento generale dei dealer è, a ragione, piuttosto negativo: sempre meno auto sul mercato, soprattutto se di qualità. A Internet Motors 5 Vincenzo Bozzo, CEO di AutoScout24, traccia il quadro della situazione italiana e propone alcune possibili soluzioni per superare le difficoltà.
 

Facciamo un passo indietro: dove ha inizio il processo di acquisto di un’auto?

Nel 66,4% dei casi online, dove si può trovare un’offerta molto ampia in un solo luogo. Nel restante 33% dei casi il vostro cliente passa comunque da internet in un secondo momento, per confrontare prezzi, trovare occasioni, ricavare informazioni dettagliate sui modelli, leggere i pareri di chi ha già acquistato il modello di interesse.

Per questi motivi è importante monitorare l’andamento dello stock online.
 

Lo stock auto online dal 2012 al 2014: calo per i dealer, ascesa per i privati

evoluzione stock auto online

I dati mostrano un calo del 12% per lo stock dei dealer, a fronte di un aumento del 30% per lo stock dei privati. All’origine di queste variazioni vi sono in gran parte fattori congiunturali: “siamo passati da oltre 2 milioni di auto nuove a 1.2, mentre i passaggi di proprietà dell’usato sono rimasti quasi invariati, cioè è avvenuto uno shift dall’auto nuova all’auto usata” […] “Inoltre gli italiani cercano sempre di più di vendersi l’auto da sé e comprare l’auto dal privato, per avere un maggior potere negoziale”.

Crisi a parte, alcune inefficienze nel processo di ritiro dell’usato, come gli eccessivi vincoli sulla permuta dei veicoli, spingono a bypassare il dealer e privilegiare la vendita tra privati, penalizzando lo stock; ciascun dealer dovrebbe quindi ripensare il proprio processo di acquisto dell’usato in termini di maggiore efficienza e flessibilità, suggerisce Vincenzo Bozzo.

In un quadro piuttosto fosco, una luce tuttavia rimane: anche se molti iniziano la ricerca dell’auto dai privati, la maggior parte degli italiani alla fine preferisce acquistare dal dealer. Questo perché le garanzie che un dealer può offrire sono indubbiamente maggiori rispetto a un privato.

Tale vantaggio competitivo va però preservato, raccomanda Bozzo: ogni dealer deve adottare una gestione organica dei lead, offrire i giusti servizi e rispettare le nuove aspettative dei clienti digitali, che altrimenti si rivolgeranno alla concorrenza, probabilmente privata.
 

Lo stock “invecchia”
invecchiamento stock auto online

Un altro dato figlio della crisi: negli ultimi due anni sono cresciute dell’8% le auto con oltre 5 anni d’età (le sostituzioni “per necessità”), a discapito delle auto fra i 2 e i 5 anni, scese addirittura del 25%. Stabili invece le vetture con meno di 2 anni, legate a un segmento di mercato che sente meno la crisi (auto aziendali, buy-back di flotte, usato delle case auto…).
 

Cresce lo stock sotto i 10.000€

stock auto online per fasce prezzo

Dando uno sguardo alle fasce di prezzo, i volumi dello stock crescono nettamente solo per le auto sotto i 10.000€, soprattutto fino ai 5.000€, mentre la disponibilità scende sensibilmente sopra i 40.000€; nell’ultimo anno si assiste però ad una leggera ripresa per le auto tra i 20 e i 30.000€, e ad una stabilizzazione tra i 15 e i 20.000€.
 

Dove va invece la domanda?

Potrete leggere la risposta di Vincenzo Bozzo nella seconda parte dell’articolo, dedicata all’analisi dei lead per età e prezzo dell’auto e agli specifici modelli di auto più richiesti e offerti attualmente in Italia.